MEDIAGRAMMA - MEDIAGRAMMI
Il MEDIAGRAMMA è una nuova unità semantica e semiologica che rappresenta l'elemento minimo di contenuti mediatici, comprendendo sia contenuti testuali che visivi. In sociologia mediatica, questo concetto offre una terminologia innovativa che si distacca dal contesto digitale pre-social media. Analogamente a come un fotogramma indica una singola immagine, il mediagramma racchiude un'unità integrata di testo, significato e elementi visivi, diventando così un concetto fondamentale per analizzare e comprendere la comunicazione contemporanea.
MEDIAGRAMMA - MEDIAGRAMMI
Il mediagramma, come nuova unità semantica e semiologica, rappresenta un punto di svolta nel modo in cui concepiamo e analizziamo i contenuti mediatici. In un'epoca in cui la comunicazione è sempre più ibrida e interattiva, il mediagramma si configura come un elemento chiave per decifrare la complessità delle informazioni che ci circondano. Esso non si limita a essere una semplice giustapposizione di testo e immagini, ma funge da unità integrativa che unisce diversi strati di significato, riflettendo le dinamiche socioculturali contemporanee.
Dal punto di vista semiologico, il mediagramma può essere visto come un segno complesso, in cui il significante (l’elemento visivo e testuale) e il significato (l’interpretazione e l'interpretabilità di tali elementi) interagiscono in modi nuovi e variabili. Questa interazione è particolarmente rilevante nel contesto dei social media, dove il messaggio non è statico, ma evolve in base al feedback e all'interazione degli utenti. Ogni mediagramma diventa, quindi, un punto di partenza per una serie di interpretazioni, influenzate dal contesto culturale e sociale in cui viene ricevuto.
Inoltre, il mediagramma si distingue per la sua capacità di sintetizzare informazioni complesse in una forma immediatamente accessibile. Questa qualità è particolarmente preziosa in un'epoca caratterizzata da un sovraccarico informativo, dove la capacità di attirare l'attenzione e comunicare efficacemente è fondamentale. La combinazione di elementi visivi e testuali permette una comunicazione più diretta e coinvolgente, facilitando la comprensione e l'assimilazione del messaggio da parte del pubblico.
Considerando la sua applicazione nella sociologia mediatica, il mediagramma offre nuovi strumenti per analizzare le dinamiche relazionali e comunicative tra gli individui e i media. La sua natura ibrida riflette i cambiamenti nei modi di consumo dei contenuti, suggerendo che le persone non sono più semplici riceventi, ma attivi co-creatori di significato. Questo implica anche una revisione delle pratiche di produzione e distribuzione dei contenuti, dove il mediagramma diventa un’unità fondamentale per i marketer e i comunicatori, i quali devono considerare non solo il messaggio, ma anche come esso viene percepito e reinterpretato dal pubblico.
In sintesi, il mediagramma emerge come un concetto fondamentale per la comprensione della comunicazione contemporanea. Attraverso una lente semiologica, possiamo apprezzare come esso non solo catturi l'essenza dell'informazione, ma anche come contribuisca a plasmare le interazioni sociali e culturali nel panorama mediatico attuale. Con l'avvento dei social media e delle nuove tecnologie, il mediagramma diventa quindi non solo un'unità analitica, ma anche un indicatore di come stiamo ristrutturando le nostre relazioni con i media e con gli altri.
MEDIA METROPOLI
PROGETTO VISIVO IBRIDO
FOTOGRAFIA, GRAFICA, VIDEO, SOCIAL MEDIA
DI GIORGIO VIALI
Benvenuti a MediaMetroPoli, un agglomerato urbano ambientato in un presente distopico. La produzione di immagini, testi e video è al centro di tutto.
Qui, solo poche persone privilegiate hanno il permesso di incontrarsi, vedersi e toccarsi, mentre tutte le altre vivono in isolamento, ognuna in uno spazio più o meno grande, ma senza contatti con altre persone. La società si basa interamente sulle relazioni definite dai Social Media.
Gli Influencer, coloro che hanno una grande influenza sui Social Media, possono permettersi incontri e divertimenti con altre persone. Ma per i mediaproletari, la situazione è diversa. Essi non possono uscire di casa e sono confinati nella propria abitazione. La loro unica responsabilità è produrre contenuti giornalieri, che vanno dalla news all'intrattenimento, dalla pornografia all'arte.
I Media Proletari devono alimentare la produzione dei Social Media con turni estenuanti e live di ore e ore. In alternativa, possono o devono sottomettersi a una scansione delle loro emozioni visive per conto di società di marketing.
In questo mondo dominato dai Social Media, la vita dei Media Proletari è dura e priva di contatti umani reali.
SINOSSI
La protagonista di MediaMetropoli si chiama BARBARA. Una giovane donna che nel nuovo sistema sociale viene definita una Media Proletaria. Vive in un micro appartamento, costretta a produrre contenuti ininterrottamente per i Social Media. Ogni giorno è un ciclo infinito di ripetizioni e alienazioni. BARBARA si sveglia, mangia, produce, mangia di nuovo e si addormenta. Non ha contatti con nessun altro essere umano, se non attraverso lo schermo del suo computer. La sua unica compagnia è l'intelligenza artificiale, il cui unico scopo è farla continuare a produrre.
GIORGIO VIALI
AUTORE, FOTOGRAFO, FILMMAKER, VIDEOMAKER, SCENEGGIATORE - ROMANZO, DRAMMA, PSICODRAMMA, RACCONTO, FOTORACCONTO, FOTOROMANZO, MELODRAMMA - TESTI IBRIDI, IBRIDAZIONI - FOTORITRATTO, FOTOSERVIZIO, VIDEAZIONI - CINEMA, TEATRO, PERFORMANCE, SOCIAL MEDIA.
INDIPENDENTE PRECARIO - VICENZA
CONTATTI: GIORGIOVIALI@GMAIL.COM
INSTAGRAM: GIORGIOVIALI