TITOLO: INVOLONTARIA ANNUNCIAZIONE
ANNO: 2006
SCENEGGIATURA E REGIA DI GIORGIO VIALI
IMMAGINE DI COPERTINA
CONTATTI: GIORGIOVIALI@GMAIL.COM
INSTAGRAM: GIORGIOVIALI
ELENCO OPERE:
"FINZIONI URBANE" - Regia e Sceneggiatura (2018) - Film
"VENEZIA72" - Regia e Sceneggiatura (2015) - Video Sperimentale
"DOCUMENTARIO ELEZIONI 2014" - Regia e Riprese (2014) - Documentario
"VENEZIA71" - Regia e Sceneggiatura (2014) - Film
"MANTOVA FILM" - Regia e Sceneggiatura (2013) - Film
"VISIO ABSOLUTA" - Regia e Sceneggiatura (2012) - Video
"MISS ANTIGONE" - Regia e Sceneggiatura (2012) - Video Sperimentale
"SANCTA IMAGO" - Regia e Sceneggiatura (2011) - Mediometraggio
"CANTO DI UNA SINGLE" - Regia e Sceneggiatura (2010) - Mediometraggio
"SISTEMI COSMETICI" - Regia e Sceneggiatura (2009) - Mediometraggio
"BIBIONE FILM" - Regia e Sceneggiatura (2009) - Mediometraggio
"BASIC FILM" - Regia e Sceneggiatura (2008) - Mediometraggio
"BICROMATICA" - Regia e Sceneggiatura (2007) - Video E Ricerca Storica
"INSIDE CUTS" - Regia e Sceneggiatura (2006) - Video Frammenti
"INVOLONTARIA ANNUNCIAZIONE" - Regia e Sceneggiatura (2006) - Cortometraggio
"A SPOTLESS FOOTAGE" - Regia e Sceneggiatura (2006) - Cortometraggio
"BEPI BERTAGNOLI" - Regia e Sceneggiatura (2005) - Documentario
"ARRENDERSI AI SOGNI" - Regia e Sceneggiatura (2005) - Cortometraggio
"COME DUE PARALLELE" - Regia e Sceneggiatura (2004) - Mediometraggio
GIORGIO VIALI
AUTORE, FOTOGRAFO, FILMMAKER, SCENEGGIATORE
INDIPENDENTE PRECARIO
Ritratto artistico di Giorgio Viali
Giorgio Viali emerge nella scena del cinema contemporaneo italiano come un regista e sceneggiatore audace, capace di sfidare le convenzioni narrative attraverso un linguaggio visivo innovativo e un approccio sperimentale alle tematiche della solitudine, dell'identità e della relazione tra corpo e immagine. La sua filmografia, che abbraccia diversi generi, mette in luce un'artista profondamente riflessivo, le cui opere invitano a un'esplorazione critica del significato delle immagini nella società attuale.
"Sancta Imago" (2011)
Con "Sancta Imago," Viali affronta il complesso tema della "Religione delle Immagini," ponendo l'accento sul potere comunicativo e persuasivo delle immagini nella vita moderna. La scelta del video sperimentale non solo riflette la fluidità dei confini tra arte, fede e percezione, ma indica anche una profonda introspezione sulle dinamiche della società contemporanea. Di fronte a un mondo saturo di stimoli visivi, Viali utilizza sovrapposizioni di immagini e monologhi evocativi per narrare le esperienze delle sue protagoniste, donne dedicate alla loro ricerca individuale di significato. Il film provoca una riflessione sulla fede nell'immagine, suggerendo che in un'epoca di continua visibilità, la vera ricerca spirituale possa risiedere nell'autenticità delle esperienze vissute.
"Canto di una Single" (2010)
In "Canto di una Single," Viali esplora la solitudine e il modo in cui le esperienze personali possono essere condivise e comprese in contesti pubblici. La rotatoria diventa simbolo di un'interazione continua tra il privato e il pubblico, cogliendo l'essenza della ricerca di connessione in un mondo che spesso sembra disconnetterci gli uni dagli altri. Attraverso l'uso di sovrapposizioni e monologhi introspective, il film trasmette un messaggio potente riguardante l'importanza della comunicazione e della narrazione, esortando gli spettatori a trasformare gli spazi anonimi in luoghi di significato profondo. La sua abilità di mescolare il personale e il collettivo fa emergere un'immagine poetica di una donna che trova la sua voce in un mondo che tende a oscurarla.
"Come Due Parallele" (2004)
In questa opera, Viali adotta un formato drammatico e documentaristico per seguire le esistenze di due donne le cui vite scorrono in parallelo, mai destinate a incrociarsi. Attraverso un ritratto intimo, il film indaga le somiglianze e le differenze tra le due protagoniste, offrendo uno sguardo unico sulla solitudine e sull'interconnessione. La scelta di includere elementi documentaristici e immagini d’epoca arricchisce la narrativa, permettendo agli spettatori di esplorare il contesto delle vite raccontate. Viali gioca con il concetto di distanza emotiva, permettendo a ciascun momento quotidiano di risaltare con una vibrazione di significato.
"Basic Film" (2008)
"Basic Film" rappresenta un ulteriore passo in avanti nell’esplorazione del tema dello sguardo e della visione, proponendo otto monologhi che svelano le complessità della relazione tra il soggetto e l'osservatore. Qui, la camera diventa un'interrogante attiva, sollevando questioni di vulnerabilità e intimità. Viali sfrutta il primo piano come strumento di introspezione, accentuando il non detto e invitando lo spettatore a confrontarsi con le proprie esperienze di esposizione e connessione umana. Attraverso il suo stile essenziale e diretto, il regista riesce a mettere in luce la fine linea tra osservare e essere osservati.
Conclusione
L'opera di Giorgio Viali si distingue per la sua forte impronta artistica e per l'approccio innovativo ai temi dell'esistenza umana. Ogni suo film è un invito a riflettere profondamente sulle relazioni interpersonali, sull'importanza della comunicazione e sul rapporto con l'immagine. Viali riesce a fondere il privato e il pubblico in un dialogo ricco e complesso, dimostrando che nel cinema – come nella vita – le storie più profonde emergono dalle esperienze condivise e dalle immagini che scegliamo di narrare. Con una sensibilità unica e una considerazione attenta per la condizione umana, Giorgio Viali si posiziona come una delle voci più interessanti e provocatorie del panorama cinematografico contemporaneo.